L'eco ( 3^ ed ultima parte)

Gio guarda le stelle
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L'eco ( 3^ ed ultima parte)
L'eco ( 3^ ed ultima parte)


L’eco se ne stava da secoli
rintanata tra le sue montagne.
Riceveva visite solo la domenica mattina,
tra le otto e le undici.
Era abituata a ogni genere di persone,
che andavano a trovarla per chiederle qualunque cosa.
C’era chi chiedeva con gentilezza, chi con arroganza,
chi non sapeva ancora cosa chiedere.
L’eco ascoltava tutto, anche il silenzio,
perché sapeva leggere i pensieri più segreti.

Una domenica mattina, subito dopo le otto,
vide arrivare un bambino con il suo papà.
Il bambino aveva la faccia ancora piena di sonno
e il papà quasi lo tirava per la mano.
Poi, il papà mostrò al bambino come si chiedono le cose all’eco.
Mise le mani intorno alla bocca e cominciò.

Il papà chiese un trenino per il suo bambino.
L’eco gli donò un "...ino".
Il bimbo ci pensò:
con un ino ci posso fare …
Un panino per quando ho fame,
un soldino per comprarci le figurine,
un mazzolino di fiori per la mia amica Giulia.

L’eco ascoltava i suoi pensieri segreti.

Poi il papà chiese per il suo bambino un cappello.
L’eco gli donò un "...ello".
Ecco, pensò il bambino, con un ello posso farci …
un ombrello per le giornate di pioggia,
un secchiello per giocare sulla spiaggia,
un campanello per la mia bicicletta.

E l’eco ascoltava.

La terza cosa che il papà chiese fu un clarinetto.
Con un "... etto", pensò il bambino, posso farci…
un armadietto per metterci i miei giocattoli,
un folletto per giocare in giardino,
un cassetto dove tenere le matite colorate.

“Tocca a te, adesso. Chiedi quello che vuoi” disse il papà.


Il bambino curvò le manine ai lati della bocca.
Si mise a pensare e pensare.
Ma dalla sua bocca non uscivano parole.

L’eco, però, sapeva ascoltare anche le flebili voci dei sogni.

Quella che l’eco sentì, nella testa assonnata del bambino,
fu una vocina timida e sottile
che non aveva nulla della prepotenza di molti bambini.
Era una voce dolce come un canto, velata appena di malinconia.

Così,
senza fare aspettare il bambino,
gli donò un ...
"…amma"


A. Riccioni

© All Rights Reserved
Taken on: December 29, 2018
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