Rolleiflex SL35 E 1978 - a photo on Flickriver

Rolleiflex SL35 E 1978

            Insieme a Leica e Zeiss, Rollei è uno dei nomi più gloriosi nel campo della fotografia professionale. 
La casa fu fondata a Braunschweig nel 1920 da Reinhold Heidecke e Paul Franke, due ex tecnici della Voigtländer, come "Franke & Heidecke" e produssero la prima fotocamera giá nel 1921. Dagli anni '30 in poi il marchio divenne il riferimento nel mondo delle reflex biottiche, con una ampia offerta di modelli professionali (Rolleicord e Rolleiflex) producendo nel tempo quelle che vengono oggi considerate, indiscutibilmente, tra le più belle fotocamere mai apparse sul mercato.
Negli anni '70 Rollei ha realizzato anche macchine reflex mono-obiettivo oltre alla rivoluzionaria "35", la fotocamera 35mm più compatta al mondo. Tutti questi modelli hanno sempre mantenuta intatta la qualità delle ottiche e della dotazione tecnica tipica di tutti i prodotti del marchio tedesco 

Il modello Rolleiflex SL35 E è frutto della collaborazione tra Rollei e Voigtlander, dopo che quest'ultima passò sotto il controllo della Rollei. Nell'intento dei progettisti essa era una macchina destinata a rappresentare la vera rottura con il passato ed a lanciare un ponte verso il futuro grazie ad un progetto realmente innovativo, infatti con la SL35 E siamo già in presenza di una reflex moderna, completa, affidabile, modulare, cioé una piccola ammiraglia del settore Reflex 35mm semi-professionali. Si trattava di un modello  in grado di competere ad armi pari con la migliore produzione mondiale dell'epoca in quanto dotata di un’elettronica moderna ed affidabile, unita ad una meccanica raffinata il tutto racchiuso in un corpo elegante, leggero e di piccole dimensioni. Un’accurata politica commerciale ne avrebbe fatto un vero best seller, ma ció che ne decretò una vita breve e tormentata fu un prezzo totalmente fuori mercato ed anche se Rollei era un nome glorioso non poteva giustificare un costo esorbitante rispetto a macchine della concorrenza Made in Japan. Oltre a ció la dicitura "Made in Singapore" non aiutava certo a costruire un'immagine vincente sui mercati internazionali. 

Ad ogni modo la SL35 E vantava una delle dotazioni più complete dell'epoca:

 - Obiettivo "Planar" ma in realtá un Voigtländer Ultron con focale di 50mm.
 - Diaframma a iride fra i gruppi ottici dell'obiettivo, con aperture da f/1.8 a f/16
 - Otturatore a controllo elettronico a 12 lamelle in metallo con tempi di scatto da 16sec. a 1/1.000sec. con possibilità di tempi intermedi senza soluzioni di  continuitá. L’otturatore può lavorare anche in assenza di alimentazione sulla velocità di sincro-flash 1/125 e sulla posa B.
 - Esposimetro al silicio blu con lettura TTL e tempi di scatto visualizzati nel mirino per mezzo di una batteria di LED
 - Possibilità di utilizzo della macchina sia in modalità manuale che semi-automatica a a priorità di diaframmi 
 - Attacco per motore o winder
 - Test batteria
 - Slitta flash
 - Schermo di messa a fuoco intercambiabile
 - Possibilità di comando dello scatto a distanza mediante cavetto flessibile

La Rollei offrí anche una linea di obiettivi più “economica” anche se di elevata qualità e rispolveró per essa il marchio “Rolleinar” il quale, pur riecheggiando le lenti Rolleinar per biottica, non aveva nulla a che spartire con esse. Per tale linea la Rollei si appoggió a produttori giapponesi di provata affidabilità, quali Mamiya-Sekor innanzitutto, e Tokina, Sigma e Kiron in seguito.  



   

Taken on: December 13, 2015

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