Agfa Carat 3,5 1938 - a photo on Flickriver

Agfa Carat 3,5 1938

            Intorno agli anni venti la fotografia era giá divenuta un fenomeno di costume. A quell'epoca il formato in voga era il 120 o 620, noto oggi come "medio formato", e il 99% delle macchine erano delle soffietto o delle box. A partire dal 1925, grazie alla Leica, apparvero le prime 35mm che venivano definite "Miniature Camera" e si caratterizzavano, appunto, per le loro dimensioni decisamente ridotte. Ció fu possibile grazie all'uso della pellicola cinematografica da 35mm che a quel tempo veniva acquistata a metro e inserita in apposite cartucce. Quindi quando nel 1937 la Agfa presentó la Karat, la sua prima fotocamera 35 mm e introdusse una sua cartuccia specifica basata sul sistema Ansco Memo, nessuno ci trovó nulla di strano. Ció malgrado la Karat era un modello rivoluzionario: una folding a sviluppo orizzontale, caratterizzata da forme tonde e aggraziate, ma soprattutto capace di stare in un'ampia tasca di un soprabito. Il miracolo era reso possibile dal nuovo formato 35mm.
Tutte le Karat erano dotate di soffietto, tuttavia, l'obiettivo non era celato dietro uno sportellino, ma si protendeva direttamente in avanti dalla custodia, grazie a un meccanismo a forbice. Era previsto anche un doppio blocco dell'esposizione.
Il primo modello che Agfa presentó era la Karat 6.3 che costava 35 RM e aveva un obiettivo Igestar f / 6.3 con la focale standard da 50 mm. Il loro otturatore (Agfa Automat) offriva le impostazioni 1/25 s, 1/50 se 1/100 oltre naturalmente alla posa B. Il pannello frontale era originariamente in stile Art Deco, sostituito nel 1938 da uno a superficie piatta.
La Karat 4.5 differiva per il suo obiettivo Oppar f:4.5/55mm e costava 49 RM. Altrimenti, era identico al modello originale.
La Karat 3.5 della mia collezione rappresentava il top della gamma e costava 75 RM, offriva non solo un obiettivo più luminoso, ma anche velocità dell'otturatore più elevate. Il suo obiettivo Solinar 50mm f/3.5, era un obiettivo a quattro lenti, sull'otturatore Compur si potevano impostare tempi di esposizione da 1s.  a 1/300 sec. mentre il Compur Rapid arrivò addirittura a 1/500 s, portando il costo a 85 RM.


Queste le principali saratteristiche tecniche:
- Obiettivo con la più pregiata lente AGFA, la "Solinar" in 4 elementi in tre gruppi secondo lo schema tecnico Zeiss Tessar con focale di 50mm
- Diaframma a iride con aperture da f/3.5 a f/32
- Otturatore lamellare "COMPUR" con ben 8 tempi di scatto, da 1sec a 1/300sec. e posa B
- Inquadratura con mirino galileiano
- Messa a fuoco su scala metrica mediante rotazione della ghiera dell’obiettivo
- Possibilità di comando a distanza dell'otturatore mediante cavetto flessibile

A partire dalla Karat 12 pensata per le cartucce 135 da 12 esposizioni la Agfa cambió la carettiristica forma arrotondata, simile ad un pesce, di questo modello che divenne ottagonale. La Karat 12 fu corredata da una combinazione di mirino e telemetro che rese piú agevole la messa a fuoco.

   

Taken on: August 22, 2019

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Camera: Fujifilm FinePix S2950, f/4.6, 1/60 sec, 17.1mm, ISO 200 (more info) (hide info)

Camera:	Fujifilm FinePix S2950
Aperture:	f/4.6
Exposure Time:	0.017 sec (1/60)
Focal Length:	17.1mm
ISO:	200
Exposure Bias:	0 EV
Flash:	On, Fired
Exposure Program:	Program AE
Exposure Mode:	Auto
Metering Mode:	Multi-segment
White Balance:	Auto
Color Space:	sRGB
Software:	Digital Camera FinePix S2950 Ver1.01
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